Comportamento delle scrofe lattanti isolate o con contatto visivo e/o acustico sulla sincronizzazione

In relazione alla sincronizzazione delle lattazioni che si hanno in scrofe alloggiate nella stessa sala parto, il presente studio provò sperimentalmente se il contatto acustico senza alcuna possibilità di vedere le altre scrofe è sufficiente per raggiungere un alto livello di sincronizzazione. Si investigò inoltre se la possibilità di sincronizzare con altre scrofe influenza positivamente la frequenza delle poppate, le eiezioni del latte e la crescita dei suinetti.

Per ottenere questo si utilizzarono 11 gruppi di 3 scrofe lattanti. Una scrofa di ogni gruppo passò la lattazione in una sala isolata (I), mentre le altre 2 furono alloggiate in una sala con altre scrofe lattanti, una di queste con contatto acustico e visivo con le altre scrofe (C) e la restante solo con contatto acustico con le altre scrofe(S). In queste scrofe oggetto della sperimentazione (n = 33) si registrò il comportamento durante 6 h i giorni 7 e 21 della lattazione.

Le scrofe S avevano un 43% delle loro lattazioni sincronizzate con le scrofe C mmentre le scrofe I non ebbero sincronizzazione, il che dimostra che il solo contatto acustico da solo non fu sufficiente  per creare una sincronizzazione nelle lattazioni. Nelle scrofe C e S dove avvenne sincronizzazione non si ossservò una maggior frequenza delle suzioni nè delle suzioni con eiezione di latte e nemmeno l’aumento di peso dei suinetti fu differente tra i 3 tipi di scrofe. .

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